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Che cos’è una VPN?

Che cos’è una VPN?

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Se ne sente ormai parlare spesso, ma che cos’è una VPN? Te l’avevamo consigliata tra i tools per sfruttare al meglio lo smart working, senza dare troppe spiegazioni, proviamoci adesso.

Parliamo di VPN, o Virtual Private Network: che cos’è? La VPN è un software che consente di creare una rete privata virtuale, che garantisce il criptaggio del traffico Internet e di conseguenza privacy e sicurezza della propria identità online. Possiamo utilizzare la VPN per estendere nostra rete locale (LAN) per collegare più sedi tra di loro o collegarci da remoto come se fossimo nel nostro amato ufficio.

A cosa serve la VPN?

La VPN é utilizzata soprattutto in ambito business, aziende e pubbliche amministrazioni. Ultimamente sta diventando popolare anche in ambito consumer, con servizi come ad esempio Nord VPN, TunnelBear o Express VPN. L’importanza esponenziale che ha assunto il web nelle nostre vite, ha anche aumentato di conseguenza i rischi di subire attacchi informatici. Diventa quindi fondamentale mettere al sicuro i nostri dati, sensibili o meno.

La VPN serve infatti per criptare il traffico internet, creando un tunnel virtuale tra il tuo dispositivo client (pc, smartphone, tablet) e un server, chiamato server VPN. Attraverso questo tunnel i dati possono viaggiare in maniera sicura, camuffati e lontani da occhi indiscreti. Potrai quindi effettuare acquisti online, inviare mail e effettuare l’accesso alle tue applicazioni preferite senza la paura che le tue credenziali vengano rubate!

Utilizzo della VPN

In ambito aziendale utilizziamo i servizi di VPN principalmente per poter collegare più sedi remote tramite l’esistente infrastruttura internet, abbattendo quindi costi infrastrutturali extra, in totale sicurezza. Così facendo permettiamo quindi l’accesso a server, applicazioni e documenti a tutti gli autorizzati, in totale sicurezza evitando di esporli al pubblico. Non dimentichiamo inoltre la possibilità di fornire un accesso sicuro ad un dipendente connesso da remoto, anche se in diverse parti del mondo. Questa funzionalità, con l’esplosione dello smartworking, ha assunto ormai un’importanza cruciale.

Nell’ ambito consumer la VPN la utilizziamo principalmente per navigare in maniera sicura sotto le rete pubbliche (i free wi-fi pubblici ad esempio) o evadere i blocchi geografici accedendo quindi a contenuti non abilitati nel proprio paese. Nel caso non ne fossi a conoscenza, in alcuni stati come la Cina ad esempio non è possibile utilizzare servizi come Whatsapp, Instagram o Facebook. Con una VPN puoi connetterti su un server in Canada ed evadere il blocco, comodo no?

La funzione principale rimane però quella di proteggere la tua navigazione evitando che il tuo traffico internet venga intercettato, analizzato e utilizzato quindi a scopi malevoli. I malintenzionati potrebbero infatti scoprire i tuoi dati sensibili (conti bancari, accessi a social o email), abitudini e preferenze online per commettere attività illecite.

Le tipologie di VPN

Esistono principalmente due tipologie di VPN, che affronteremo in maniera approfondita nei prossimi articoli:

  • connessione VPN ad accesso remoto: permette agli utenti di collegarsi da remoto al nostro server VPN. In questo modo accederanno quindi ai servizi aziendali come se fossero in ufficio. Il pc o l’intero luogo connesso tramite la vpn diventa quindi un’estensione della rete privata della nostra azienda. Avrai intuito che questo tipo di VPN è quella utilizzata ad esempio per lo smarworking, ne avevamo parlato qui. Per funzionare necessita semplicemente di un collegamento internet ed un’applicazione che instauri l’applicazione con il server VPN.
  • connessione VPN site-to-site: permette di mettere in collegamento due o più sedi aziendali e non solo. La possiamo suddividere a sua volta in vpn-intranet, ovvero collegamento VPN tra piú sedi della stessa azienda e vpn-extranet, cioè collegamento VPN tra sedi di aziende diverse. Come per le VPN ad accesso remoto anche le site-to-site necessitano di un collegamento internet per funzionare correttamente. Normalmente la comunicazione avviene tra due o più apparati hardware, chiamati firewall, che instradano le comunicazioni dalla rispettiva sede al server VPN.

Come funziona una VPN?

La VPN funziona tramite internet, ed appunto per questo necessita di complesse procedure di sicurezza per evitare che malintenzionati intercettino la comunicazione e spiino i nostri pacchetti di informazioni. Possiamo semplificare i vari processi, suddividendoli principalmente in tre fasi.

Tunneling

Prevede la realizzazione di un vero e proprio tunnel logico (virtuale quindi, non esiste fisicamente) tra due apparati adibiti alla realizzazione della VPN. I pacchetti (vedi modello ISO/OSI e architettura TCP/IP), vengono incapsulati e instradati attraverso il tunnel. Una volta usciti dal tunnel viene rimosso l’incapsulamento e i pacchetti raggiungono la destinazione. Per fare un esempio più semplice immaginate di aver acquistato diversi oggetti online. I nostri prodotti vengono inscatolati e caricati sul furgone (incapsulamento), che viaggia attraverso una strada utilizzata e riservata esclusivamente a lui (tunnel) e una volta terminata la strada e arrivato a destinazione i pacchi vengono tolti dal furgone e consegnati a te. Sarai poi tu a metterli nella credenza, nel comodino o in bagno a secondo dell’utilizzo che hanno.

Autenticazione

Con il processo di autenticazione andiamo a autorizzare quindi il client (es. il vostro pc)  a connettersi al server  VPN. Possiamo riassumere (molto in breve) il processo in 3 semplici step: il client contatta il server, il server esiste e autorizza le comunicazioni del client tramite l’autenticazione, si instaurano le comunicazioni tra i due. Torniamo ai nostri oggetti acquistati online per un attimo. In pratica è come se il corriere, prima di partire, ti contattasse e ti fornisse una parola d’ordine. Se la parola d’ordine è corretta, il corriere parte i ti consegna gli oggetti, in caso negativo invece l’ordine viene annullato.

Crittografia

Abbiamo ora ciò che rende ancora più sicure e riservate le nostre informazioni. La crittografia trasforma tramite un algoritmo il dato facilmente comprensibile ad esempio la parola cane, in una incomprensibile come 0165801c0cce07c7a8751949845c93d2. L’algoritmo utilizza una chiave di cifratura che consente quindi a chi la possiede di tradurre l’informazione e renderla nuovamente comprensibile. Il nostro corriere utilizza ora una parola d’ordine e una strada privata per arrivare da te, ma non basta. Grazie alla crittografia, il cellulare che hai ordinato, durante il trasporto è diventato un forno a legna, lo spazzolino è diventato una sedia e via dicendo e solo tu sai che non è così. Se un malintenzionato intercettasse il furgone in cerca di un telefonino, non lo troverebbe, anche se fosse li davanti ai suoi occhi perché a lui sembrerebbe un forno a legna. Una volta che il corriere però ti consegna l’ordine, tu riceverai il tuo telefonino integro e con sembianze corrette, perché sei tu! Sembra magia ma è tutto un discorso di complessi algoritmi e chiavi di criptazione, che lavorano per la tua sicurezza.

Questa è una procedura molto tecnica che abbiamo cercato di semplificare il più possibile, utilizzando l’esempio pratico dell’acquisto online. Anche qui ci sarebbe tantissimo da dire per andare a definire ancora meglio che cos’è una vpn!

Conclusione

Ti abbiamo introdotto il mondo della cybersecurity, spiegandovi in generale che cos’è una VPN. Abbiamo tralasciato tantissimi aspetti più tecnici come protocolli (PPTP, IPSEC, L2TP, etc etc) e non siamo entrati nello specifico di alcuni di quelli trattati. Ma non preoccuparti! Ci sarà occasione in futuro. Ora, però, hai le basi per capire che la VPN è uno strumento FONDAMENTALE per assicurare la tua navigazione online, quindi corri subito ai ripari e procuratene una.

Se sei un’azienda puoi rivolgerti a noi e richiedere una consulenza per mettere in sicurezza la tua infrastruttura informatica. Se invece sei un privato e vuoi semplicemente navigare in maniera serenità online puoi affidarti ad uno dei tanti servizi di VPN presenti sul mercato, anche per smartphone, che abbiamo citato poco più su nell’articolo.

Non trascurare la sicurezza dei tuoi dati, i malintenzionati sono sempre dietro l’angolo e se non presti attenzione potresti subire danni letali per la tua attività!

Lavorare ai tempi del coronavirus

 

 

Con la quarantena forzata, causata dalla pandemia di coronavirus, per aziende e liberi professionisti italiani é tempo di adeguarsi al modello ormai consolidato dello smart working. Se ne sente parlare tanto, ma cos’é? In cosa consiste? Perché é importante per il tuo business? Ecco come lavorare ai tempi del coronavirus.

Cos’é lo smart working? Lavorare ai tempi del coronavirus

Lo smart working è un nuovo approccio al nostro modo di lavorare e collaborare all’interno di un’organizzazione, in cui alla base ci sono tre elementi chiave:

  • la revisione della leadership e del rapporto tra manager e dipendente, da controllo visivo (esercitata sul posto di lavoro) a fiducia;
  • il ricorso a tecnologie collaborative, in sostituzione ai sistemi di comunicazione rigidi (lo approfondiremo in seguito);
  • la riorganizzazione degli spazi di lavoro, dalle 4 mura dell’ufficio ad una rete diffusa distribuita su piú larga scala.

Questo nuovo approccio pone al centro dell’organizzazione la persona, facendo convergere gli obiettivi personali e professionali con quelli aziendali, in un unico modus operandi che garantisce una maggiore produttività aziendale.

Non hai capito nulla? In soldoni: lavori da casa, dallo Starbucks, dal parco o da dove vuoi; sei felice, produci di più e raggiungi gli obiettivi aziendali. Che gioia per il tuo capo!

Abbiamo gli strumenti per lavorare in maniera smart?

Partendo dal presupposto che ogni lavoro é più o meno adatto alla metodologia di lavoro smart (lavori manuali o dipendenti dalla sede fisica, come negozi o artigiani – vedremo in seguito come vendere online al tempo del coronavirus – faranno più difficoltà ad adattarsi a questa metodologia). Eccovi alcuni degli strumenti fondamentali per poter lavorare ai tempi del coronavirus ,da casa.

  1. LA BASI (INTERNET E PC): sicuramente il cardine dello smart work é la connessione internet, più é performante meglio é. Senza star a consigliare un operatore piuttosto che un altro, sicuramente la soluzione migliore é avere: una connettività in fibra (FTTH); a seguire connettività VDSL (FTTC); infine, ADSL o ponte radio. Per quanto riguarda il pc, consci di non poterne acquistare uno nuovo per l’occasione, cercate di essere up-to-date con gli aggiornamenti di sistema (attualmente gli ultimi sul mercato sono MacOs Catalina, Windows 10, Ubuntu 19.10) e delle applicazioni, per evitare perdite di tempo dovute a bug noti, già risolti dalle software houses stesse. Parola chiave: aggiornamento! (vedi qui per consigli più saggi dei nostri)
  2. VPN: lavorando da casa é fondamentale accedere ai dati utili per poter lavorare, distribuiti sui vari applicativi e storage aziendali (CRM, gestionali vari, storage locali, cloud etc etc). Partendo dal presupposto che non tutte le aziende hanno un’infrastruttura protetta da firewall, quindi con dati già accessibili al mondo se depositati in cloud, la soluzione migliore per l’accesso sicuro ai dati della propria azienda resta la VPN (virtual private network, se non sai cos’è ti consigliamo questo nostro articolo). Correte dai vostri amministratori IT e fatevene fornire una subito!
  3. WEB MEETING e CONFERENCE CALL: comunicare mentre si é in posti diversi diventa quindi fondamentale per lavorare in maniera smart. Esistono una moltitudine di applicativi free o a pagamento. Noi consigliamo l’utilizzo dei più rodati, come Skype, Hangouts, Zoom.us, Jitsy Meet, e di mantenere lo stesso per ogni conferenza, in modo da acquisire dimestichezza. Ricordatevi di togliere il pigiama prima di iniziare la conference! ?
  4. MESSAGGISTICA e COLLABORAZIONE IN TEMPO REALE: se non si vuole passare la giornata in video conferenza per collaborare in tempo reale, si possono usare diverse app di messaggistica istantanea. Le più conosciute sono: Skype (si può utilizzare anche solo come chat), Hangouts Chat, Slack, Microsoft Teams, Mattermost etc etc. Queste app consentono di chattare (ovviamente), condividere file di vario genere, promemoria, alert, pensieri e dubbi esistenziali. Inoltre, ci si può sbizzarrire con Office 365, G Suite e Nextcloud (se si ama l’open source) per lavorare in contemporanea sui propri documenti o criticare e correggere il lavoro dei colleghi, anche da smartphone!
  5. VARIE ED EVENTUALI: MUSICA! MUSICA! MUSICA! Lavorare da casa ti da l’opportunità di rispolverare i metodi di concentrazione che usavi a scuola per studiare. Perché non approfittarne? Spotify, Apple Music e Amazon Music corrono in tuo aiuto con milioni, anzi miliardi, di playlist per farti concentrare/caricare/rilassare. Hai solo l’imbarazzo della scelta!
  6. MODALITÀ GURU: se hai capito che lo smart working é la tua nuova missione, ecco a te tre piccole chicche: 1) iniziare il lavoro presto al mattino (sveglia alle 5:00, colazione, inizio alle 6:00) ti da almeno 2 ore di totale silenzio e concentrazione, mentre il resto del mondo dorme ancora; 2) una doccia ghiacciata al mattino tempra mente e corpo e ti dà una carica senza precedenti; 3) usa il metodo pomodoro per gestire la tua giornata come solo i veri guru del business sanno fare (vedi qui).

In conclusione

Ecco, qui avete più o meno tutto quello che vi serve per sopravvivere allo smart working e lavorare ai tempi del coronavirus. Ci sembra opportuno, peró, darvi ancora un paio di consigli da amici.

Gli strumenti indicati sono solo alcuni dei moltissimi tools, che sviluppatori di tutto il mondo ci forniscono per poter migliorare la nostra esperienze lavorative. Esistono tantissime altre app, come Trello, Evernote, Todoist, Simplenote etc etc, che possono tornare utili sempre, non solo in questa particolare situazione. Fate vostri questi mezzi e inseriteli nei normali flussi lavorativi post-covid. Non ve ne pentirete!

Anche se siete a casa vostra, da soli, al buio e con una pandemia che vi bussa alla porta; vestirvi e sistemarvi come se fosse una “normale” giornata lavorativa, può aiutarvi a non prendere cattive abitudini, difficili da abbandonare a quarantena finita. Passare le giornate in mutande davanti al pc é utile solo ad abbattervi psicologicamente! Alzatevi quindi alla solita ora (o comunque entro le 9), fate colazione, lavatevi, vestitevi e dateci dentro, perché quando tutto sarà finito riuscirete a ritornare in sella più disciplinati e motivati di prima.

Campus é finalmente arrivato!



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